SuorAgnès Marie Valois, nata il 30 giugno 1914, è stata una religiosa e infermiera cattolica francese il cui coraggio durante la seconda guerra mondiale è diventato leggendario. Formata dalla Croce Rossa, divenne infermiera nel 1936 e, nel 1942, prestava servizio presso l'ospedale Hôtel-Dieu di Rouen, all'epoca sotto occupazione tedesca.
Il19 agosto 1942, gli Alleati lanciarono il Raid di Dieppe, un assalto fallito al porto francese controllato dai tedeschi. Vi parteciparono circa 6.100 soldati, per lo più canadesi. L'operazione si concluse con un disastro: oltre la metà fu uccisa o catturata, molti furono gravemente feriti. L'ospedale locale di Dieppe, sovraccarico di lavoro, non riuscì a far fronte alla situazione e molti soldati feriti vennero trasportati in camion all'Hôtel-Dieu, dove lavoravano suor Agnès e altre nove suore agostiniane.
Nonostantel'ospedale fosse gestito dall'esercito tedesco, suor Agnès sfidò gli ordini diretti di curare prima i soldati tedeschi. Una volta le guardie armate le puntarono addirittura una pistola contro, ma lei rifiutò di farsi intimidire. "A prescindere dal grado e dalla nazione", ha ricordato il veterano Hardy Wheeler, "lei curava coloro che avevano più bisogno di aiuto".
La suainsistenza nel curare i casi più critici - indipendentemente dalla parte in cui combattevano - salvò numerose vite. Il soldato canadese Edwin Bennett, accecato da una scheggia, le attribuì in seguito il merito di avergli salvato la vista. "Era meraviglioso sentire la voce di una donna, una persona che lo confortava", ha ricordato. "Ricorderò sempre la sua voce".
SuorAgnés divenne nota tra le truppe canadesi come "Angelo Bianco" o "Angelo di Dieppe", e la sua eredità è rimasta nelle storie raccontate dai soldati che ha salvato. In riconoscimento del suo straordinario coraggio e della sua umanità, le fu conferito l'Ordre National du Mérite nel 1992 e la Légion d'Honneur nel 1996.
Fino allasua scomparsa, avvenuta nel 2018 all'età di 103 anni, Suor Agnès è rimasta legata alle commemorazioni del Raid di Dieppe, spesso riunendosi con i veterani di cui si prendeva cura.