Nelmaggio 1945, l'avanzata canadese verso la costa del Mare del Nord dovette affrontare una crescente resistenza, in quanto le marine tedesche e il personale della Luftwaffe si unirono alla lotta. Nonostante le pesanti perdite, le truppe di punta dell'8ª Brigata di fanteria canadese si spinsero avanti, avvicinandosi ad Aurich il 3 maggio. Quella sera, il tenente colonnello Gus Taschereau del Régiment de la Chaudière arrivò al quartier generale del brigadiere Roberts con un colonnello tedesco, il sindaco di Aurich e un civile sotto bandiera bianca. Cercarono di negoziare la resa della città senza danni.
Tuttavia, nessuna delle forze tedesche aveva l'autorità di organizzare una resa militare. Roberts li congedò, intimando loro di tornare entro mezzogiorno del 4 maggio con le autorità competenti. Accettò di sospendere il fuoco nel frattempo, avvertendo che la mancata resa avrebbe comportato bombardamenti e bombardamenti pesanti. Il colonnello tedesco tornò il mattino seguente, riferendo che il comandante della guarnigione di Aurich era pronto a negoziare. Ma non fu possibile raggiungere un accordo formale, poiché la Germania non si era ancora ufficialmente arresa.
Il4 maggio, la notizia della resa incondizionata della Germania giunse al comando alleato attraverso una trasmissione della BBC alle 20:35, confermata poco dopo da un segnale ufficiale del 21° Gruppo d'Armate (truppe britanniche). Il 5 maggio, Roberts si recò ad Aurich con una scorta militare per portare il generale tedesco Erich von Straube a Bad Zwischenahn. Lì, von Straube consegnò le forze tedesche che fronteggiavano il 2° Corpo canadese al generale Simonds, firmando il documento di resa in una breve e solenne cerimonia.
Durante ilviaggio di ritorno, il silenzio riempì la jeep fino a quando von Straube chiese tranquillamente a Roberts cosa avesse fatto prima della guerra. La domanda sconvolse Roberts, costringendolo a considerare un futuro al di là del campo di battaglia, una prospettiva che era sembrata lontana in mezzo all'intensità della guerra. Quando von Straube si informò ulteriormente, chiedendo se Roberts fosse stato un soldato professionista, Roberts rispose semplicemente: "No, non ero un soldato regolare. Pochi canadesi lo erano. Nella vita civile facevo il gelataio".