La battaglia per Wyler

Prima dell'assalto, il tenente colonnello Ross Ellis ha passato in rassegna le truppe, vestite come se si stessero recando a un club di ufficiali piuttosto che a un campo di battaglia. L'avanzata, tuttavia, si rivelò tutt'altro che semplice. Una Compagnia guidò l'attacco, spingendosi verso la frazione di Vossendaal. Intorno alle 11:00, a circa 1,5 km dalla linea di partenza, si trovarono sotto il fuoco pesante e intrappolati in un campo minato. In pochi minuti, quasi tutti i soldati del plotone avanzato furono feriti.

Il caporaleR.A. McMahon, al comando del plotone, valutò rapidamente la situazione. Identificò la fonte del fuoco delle mitragliatrici nemiche che proveniva da due case ai margini di Vossendaal. Sfidando il campo minato, McMahon si diresse verso gli edifici, mise a tacere le mitragliatrici e catturò da solo 23 soldati tedeschi. Rendendosi conto del rischio di un contrattacco, costrinse a terra l'ufficiale tedesco, che identificò come il capo, mentre riconduceva il resto dei soldati catturati attraverso il campo minato. In una straordinaria dimostrazione di coraggio, McMahon costrinse i prigionieri a portare in salvo i soldati canadesi feriti.

Labattaglia per Wyler fu tutt'altro che facile, come racconta il soldato canadese Frank Holm. Molti soldati di prima linea tornarono con gravi ferite, spesso con i piedi saltati via dalle mine. Il paesaggio rimase devastato, simile a un campo sconvolto dall'incessante fuoco dell'artiglieria. Entro sera, i Calgary Highlanders avevano finalmente messo in sicurezza Wyler, rendendolo il primo villaggio tedesco a cadere sotto le forze canadesi. Tuttavia, questa vittoria ebbe un costo elevato: in sole otto ore di combattimento, gli Highlander persero tredici uomini e altri 61 furono feriti.